Ricerca bio-medica

Lo scopo è quello di aiutare i ricercatori non-profit a superare le distorsioni generate dalla burocrazia e i vincoli economici della ricerca profit e di aiutare i pazienti che oggi non possono accedere agli studi ideati dagli scienziati non-profit.

Questo progetto nasce da una riflessione sul cosiddetto Hawthorne Effect. Il termine fu coniato da Henry A. Landsberger nel 1950, nell’analisi di vecchi esperimenti condotti nel 1924-32 presso la Hawthorne Works, una fabbrica di elettronica appena fuori Chicago. La Hawthorne Works aveva commissionato uno studio per vedere se i lavoratori aumentassero la propria produttività innalzando o abbassando la luminosità o la temperatura degli ambienti di lavoro. La produttività aumentava sempre quando venivano introdotti i cambiamenti e monitorata l’efficacia e crollava a picco non appena lo studio e il monitoraggio venivano conclusi.

Questo processo, studiato inizialmente nella produzione industriale, è applicabile anche ad altre realtà. In ambito clinico, infatti, è stato dimostrato che tutti i gruppi di pazienti che rientrano in uno studio clinico “sensato” (i pazienti vengono trattati con il miglior trattamento noto routinario e già in essere nel reparto con l’introduzione o meno di un farmaco, tecnica o strategia di consolidato utilizzo e probabile efficacia) sono soggetti a minori complicanze o ad un tasso di mortalità inferiore rispetto a coloro che non ne fanno parte. Questo diffuso miglioramento non è legato all’efficacia del farmaco utilizzato ma all’effetto Hawthorne (anche se poi i malati che ricevono il farmaco/tecnica/strategia avranno comunque un leggero ulteriore beneficio o un leggero svantaggio dato dal prodotto in studio).

Ad oggi questo tipo di ricerca “sensata” viene incredibilmente ostacolata dalla burocrazia e dai costi (mesi per ottenere l’approvazione da parte dei comitati etici; decine di migliaia di euro per spese assicurative, di farmacovigilanza e di monitoraggio) causando, indirettamente, la morte di centinaia di migliaia di pazienti in tutto il mondo.

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